"Detti e Suddetti" di Pandora De Albertis e Tommaso Sommato

"Detti e suddetti" di Pandora De Albertis e Tommaso Sommato è un'opera che esplora espressioni e modi di dire rari e quasi sconosciuti, rivisitati con ironia e accompagnati da disegni di Andrea Clanetti. Gli autori ci guidano attraverso un viaggio affascinante e scanzonato tra proverbi e motti popolari, ricostruendo in modo pseudo-storico le loro origini.
Il libro è suddiviso in vari capitoli, ognuno dedicato a un particolare modo di dire. Ad esempio, esplorano espressioni come "vivi e lascia vipere" e "nel bis-sogno si vede l'amico", passando per "chi si accontenta rode" e "non ci sono più le quattro stazioni", fino ad arrivare a "chiappe chiare, amicizia lunga". Ogni espressione è accompagnata da una ricostruzione dettagliata e credibile della sua origine, arricchita da un tocco di umorismo.
Gli autori, coadiuvati dall'illustratore Andrea Clanetti, si cimentano con la creazione di un'opera unica e divertente, che invita il lettore a riflettere sulle sfumature della lingua e della cultura popolare. L'appendice del libro rievoca le gesta e i trascorsi dei personaggi celebri citati nell'analisi etimologica e sociale dei vari proverbi esaminati.
"Detti e suddetti" è un'opera sui generis che offre una lettura leggera e stimolante, perfetta per chi ama scoprire nuovi significati e approfondire la conoscenza dei modi di dire italiani.
Un excursus dotto ma scanzonato attraverso svariati modi di dire, detti e motti popolari, rivisti attraverso la lente dell’ironia. Un’opera divertente e sui generis, nella quale gli autori, coadiuvati da un ottimo disegnatore, si cimentano con la ricostruzione pseudo-storica dell’origine dei più noti modi di dire (da “vivi e lascia vipere” a “nel bis-sogno si vede l’amico”, passando per il verissimo “chi si accontenta rode” al giocoso “non ci sono più le quattro stazioni”, fino a giungere al politically uncorrect “chiappe chiare, amicizia lunga). Con perizia di dettagli, ricorrendo a ricostruzioni storiche assolutamente credibili, De Albertis e Sommato portano per mano il lettore in un giro sulla giostra dell’almost true (quasi vero), concludendo questa mirabile operazione letteraria con un’appendice dove vengono rievocate le gesta e i trascorsi dei personaggi “celebri” citati nell’analisi etimologica e sociale dei vari proverbi presi in esame nel testo.
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BIOGRAFIE
Pandora De Albertis
Donna dai molteplici talenti e interessi, Pandora è una rinomata linguista e appassionata studiosa della cultura popolare e folcloristica in tutte le sue forme, nonché instancabile investigatrice di misteriosi arcani lessicologici e ricercatrice indefessa di significati reconditi, dimenticati o travisati.
Laureatesi in Lettere e Filologia Classica nella più piccola università d’Europa, ottiene una borsa di studio che le permette di fare un dottorato in Archeologia dei papiri e tomi antichi.
Amante dei viaggi e delle culture allogene, si specializza nel ramo della semiotica degli idiomi e delle civiltà latine, e questo la porta a collaborare con numerosi atenei di tutta Europa.
Tommaso Sommato
Fine conoscitore di codici e codicilli, Tommaso Sommato è quello che gli statunitensi definirebbero un “self made man”.
Dopo la laurea in Lettere Classiche e Storia delle Religioni ed una successiva specializzazione in Scienze Archivistiche e Librarie, inizia un dottorato in cui si dedica alla messa a punto teorica e implementativa di un nuovo sistema di inventariato per le biblioteche.
Successivamente rivolge la sua attenzione ai volumi antichi, in particolare ai codici di epoca medioevale, fino a diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale per tutto quello che riguarda la consultazione di manoscritti, pergamene e altri supporti arcaici.
Andrea Clanetti
Andrea Clanetti è un artista italiano di respiro internazionale, che espone spesso le sue opere nelle fiere d'arte contemporanea e in mostre europee, in particolare in Belgio, Francia, Regno Unito e Italia.
Il suo stile e le sue tecniche traggono ispirazione dalla Street e dalla Pop art, ma cercando di cogliere il rovescio dei motivi pop light, tanto è vero chealcuni dei suoi lavori sono stati descritti come Pop art “oscura”.
Le sue composizioni cercano di catturare un momento di realtà sospesa, spesso cercando un'emozione più che una narrazione.
Il cinema e la musica sono per lui inesauribili fonti di ispirazione. Le sue immagini provengono da ricordi stratificati di fotogrammi di film, cartoni animati e vecchi disegni.








